Descrizione
Il re di Girgenti è il libro per molti aspetti più rappresentativo dell’opera di Andrea Camilleri. In esso, più che in altri, si fondono il lavoro sul linguaggio e lo studio degli scenari storici e sociali, il tono giocoso si alterna a quello drammatico, si fa ricorso ai diversi generi tra cui il fantastico. Era il romanzo che più amava, quasi un manifesto della sua passione politica e libertaria. Esemplare dello stile di creazione che seguiva. A partire da un «grumo» di notizia riguardante la proclamazione di un proprio re, nel 1718, da parte del popolo di Agrigento in rivolta, lo scrittore inventa la biografia di Michele Zosimo, il Re contadino, e la sviluppa come un cuntu, sullo sfondo una quantità di storie fantasiose e di personaggi colorati. Questa edizione del Re di Girgenti, rispetto a quella originale del 2001, aggiunge al testo un’Introduzione di Salvatore Silvano Nigro e un’Appendice contenente i «documenti e le testimonianze» creati da Camilleri. Queste pagine all’inizio erano dentro al romanzo quali «autentici falsi d’autore» (Camilleri), «carte» inventate di sana pianta per dare sostanza di verità alle vicende. L’autore in seguito decise di escluderle. Pubblicarle oggi offre un panorama più vasto della sua narrazione: non solo come informazione, ma anche per l’inventiva, l’umorismo, la carnalità, il senso dello spettacolo.