ELBANO ERRANTE. VITA IMPRESE E AMORI DI

27.00

Autore: CACUCCI PINO
Editore: MONDADORI ARNOLDO VARIA
Collana: SCRITTORI ITALIANI E STRANIE
ISBN: 9788804746515
Pubblicazione: 31/05/2022

Esaurito

COD: 9788804746515 Categoria:

Descrizione

Isola d’Elba, 1544. I corsari turchi, al comando di Khayr al-Din detto Barbarossa, sbarcano nottetempo su una spiaggia accanto a Longone – l’odierna Porto Azzurro – dove Lucero e sua sorella Angiolina si preparano alla pesca dei calamari. Lucero viene ferito, Angiolina rapita. Il mondo si apre, la storia comincia. Lucero, guidato da un indomabile sentimento di vendetta, si trasforma – anche grazie all’incontro con il capitano Rodrigo, compagno e mentore – in un “duellante imbattibile” e in un soldato di ventura. Angiolina entra nel talamo del Signore di Algeri: cambia nome in Aisha, dà un figlio al sovrano della città-stato corsara, e ne diventa la Favorita. Ignari l’uno dell’altra, l’Elbano errante e Aisha, la “puttana cristiana”, fanno mulinare spade, macchinazioni, sogni e avventure dentro il teatro del mondo. Per mari e per terre, Lucero si muove come se la sua vita fosse una continua frontiera, come se fosse travolto dalla fantasia di un Ariosto, fra la sua isola e Bologna, Firenze, Siviglia, Napoli, Malta, l’Ungheria, Venezia e, al di là dell’Oceano, la Nueva España, il Messico flagellato dai Conquistadores. Quando si arruola nei Tercios, la fanteria ispanica, incrocia il poco più che ventenne Miguel de Cervantes Saavedra, futuro autore del “Don Chisciotte”: forti del comune amore per i romanzi cavallereschi, avviano un’amicizia suggellata dalla partecipazione alla “battaglia delle battaglie”, a Lepanto. Giunge intanto notizia di Angiolina, viva, ad Algeri. È passata una vita, anzi sono passate molte vite, ma il finale è ancora tutto da scrivere. Pino Cacucci mette in moto una grande macchina narrativa che macina peripezie, storia, poesia, navi, armi, amori, condottieri, concubine, veleni, fedi religiose, battaglie, massacri e sentimenti, dipingendo un complesso affresco del secolo che chiamiamo “Rinascimento”. Come non mai si avverte la gioia sensuale del racconto, l’avvicendarsi maestoso di fantasia e realtà, di voci e personaggi. Tutto diventa sfida al tempo e – sintesi dello spirito del romanzo – avventura.