Descrizione
Inghilterra, 1501. In piedi sul ponte della nave, con le ciocche di capelli rosso e oro che le sferzano il viso, Caterina d’Aragona, figlia di Ferdinando il Cattolico e di Isabella di Castiglia, scruta con trepidazione la costa inglese, domandandosi cosa le riserverà il futuro. Caterina è promessa sposa dell’erede al trono, il principe Arturo, e sa che sarà suo dovere dimenticare la Spagna e adeguarsi agli usi e costumi del nuovo regno, di cui un giorno sarà regina. Giunta a Londra, tuttavia, la giovane fatica a mascherare lo sgomento quando si trova davanti il promesso sposo: Arturo è gracile e smunto e, alla luce fioca delle candele, le sue gote non sono affatto rosee come nel ritratto che le ha donato, bensì bianche, accese solo da un rossore febbrile. Ben diverso è il fratello minore, il principe Enrico, di stazza robusta e innegabile fascino, capace di suscitare in Caterina un inspiegabile turbamento, quel turbamento che sempre si prova dinnanzi a coloro che ci sono destinati. Otto anni dopo sarà infatti Enrico, salito al trono come Enrico VIII, a sposare Caterina, e con lei regnerà per sedici anni, prima che l’arrivo a corte della seducente Anna Bolena, intenzionata a fare breccia nel cuore del re, muti le sorti del regno, segnando per sempre anche il destino di Caterina. Attraverso pagine capaci di evocare un mondo perduto pieno di splendore e brutalità, e una corte in cui l’amore – o il gioco dell’amore – dominava su tutto, Alison Weir dà vita a un impeccabile romanzo storico sulla tumultuosa vita della regina Caterina d’Aragona, sposa devota fino alla fine e unica «vera» moglie di Enrico VIII.