Descrizione
Che cosa vuol dire essere una bambina-terremoto, in perenne movimento, che ama mettersi alla prova negli sport più diversi? Cosa significa crescere in un lampo, raggiungere il metro e ottanta centimetri a soli dodici anni, sentirsi un po’ impacciata e poi imparare a convogliare tutte le energie nella pallavolo? E ancora: come si decide, a soli quindici anni, di lasciare la famiglia, gli amici, gli affetti per inseguire il sogno di diventare una giocatrice di livello agonistico senza però trascurare lo studio e la scuola? Cristina queste risposte le possiede, e sa anche come, attraverso esperienze particolari che hanno segnato le tappe della sua vita di ragazza “normale”, sia diventata l’atleta e la giovane donna di oggi, capace di spiegare con il cuore in mano e tanta sincerità cosa significhi per lei lo sport. Un dialogo aperto con i lettori, ideali “fratelli e sorelle” minori a cui racconta come la pallavolo le abbia insegnato ad accettare e ad accettarsi, a fare rinunce e a vedere i risultati, a gestire i successi come le sconfitte più cocenti. In poche parole, come lo sport le abbia insegnato a vivere. Età di lettura: a partire dai 10 anni