Descrizione
“Dalla sua prima uscita Ferite a morte si è trasformato nel tempo in un potente strumento di denuncia e in un mezzo efficace per aprire un dialogo con le istituzioni. Purtroppo – e sottolineiamo questo purtroppo – è diventato un classico. Non lo avremmo mai voluto, speravamo sinceramente che le cose cambiassero con più rapidità, ma siamo ancora qui a contare. Sono donne, mogli, ex mogli, sorelle, figlie, fidanzate, ex fidanzate? Il filo rosso che le unisce è il non essere state disposte a scendere a patti, con la società e con relazioni che non le soddisfacevano, a volte incastrate in appartamenti asfissianti a causa di un DPCM. Si vuole restituire la voce a donne che sono state zittite dalla violenza e non ascoltate dalla negligenza, avvalendosi di dati impressionanti e di un monologo finale che insieme sorprende e rincuora: quello di una voce maschile, che fa da invito simbolico a tutti gli uomini a farsi carico insieme a noi di questo dramma che non è una cosa ?da donne’. Le ferite a morte non sono infatti vittime di un destino avverso, bensì di un’eredità culturale che può e deve essere cambiata.? (Serena Dandini e Maura Misiti)