Descrizione
Dante Alighieri è in esilio, e non tornerà. Giunge ora al culmine il grande spettacolo «tra cielo e terra» del dramma perduto di William Shakespeare, l’unica penna al mondo in grado di mettere in scena la Divina Commedia e il suo autore. Alleanze, assedi, battaglie, suppliche e tentativi diplomatici si susseguono, ma le porte di Firenze non si riapriranno: il vento dei tempi soffia contro il Poeta, in cerca di rifugio e di aiuto, mentre la moglie Gemma, i figli e gli amici ne seguono con ansia le peripezie. Nel girovagare di Dante trovano posto la Verona dei Montecchi e Capuleti e le notti di mezz’estate tra i Monti Sibillini, si danno battaglia sul suo capo le forze celesti e quelle infernali, e fa da cantastorie Fool, il Matto di Re Lear: una volta di più brilla la dantesca potenza di Shakespeare nel dare vita e passioni al mondo degli spiriti. La sequela di sconfitte e umiliazioni – unita ai rimorsi per la fine dell’amico Guido Cavalcanti, di cui teme la dannazione eterna – precipita Dante nella selva oscura del dubbio: il Cielo è indifferente alle tragedie umane? La privazione dei primi canti della Commedia, rimasti a Firenze, non aiuta. Ma lui non si rassegna a perdere Guido. Sarà proprio grazie al suo affetto per l’amico che l’esule troverà forza e illuminazione sul sentiero oltremondano verso l’«Amor che move il sole e l’altre stelle», e ultimerà il massimo capolavoro di tutti i tempi. In questo terzo volume della trilogia di Monaldi & Sorti, sullo sfondo di un mosaico storico e psicologico sapientemente ricostruito, epoche, parole e immaginazione dei due sommi geni letterari si intrecciano e si nutrono.