Descrizione
Per Jung una visione del mondo che tagli fuori l’essere umano dalle «immagini primordiali di vita» (gli archetipi) non solo non è cultura, ma è molto simile a una prigione. L’energia di quelle immagini – da cui proviene l’enorme fascinazione del complesso parentale infantile – continua infatti ad agire, precipitando nell’inconscio.