Descrizione
Davanti all’università di Seul si affrontano gli studenti e le forze di polizia. Gli scontri sono cariche violente e lanci di lacrimogeni, molotov e pietre, bastoni e manganelli. Una squadra speciale sorveglia la scena cercando un uomo in particolare, considerato il leader delle rivolte che si oppongono alla dittatura militare, il cervello che organizza la strategia della ribellione. Nessuno sa che volto abbia, ma sul suo ruolo e le sue capacità non ci sono dubbi. Nel momento storico raccontato dallo scrittore coreano Jung-myung Lee, il conflitto ideologico che frantuma la società giunge fino alla repressione dell’avversario, attraverso la manipolazione, la reclusione, la tortura. Al tempo stesso le arti, e soprattutto il teatro, diventano luogo privilegiato delle idee nuove, del sogno e dei desideri di una generazione di giovani che invoca il cambiamento. Tra di loro c’è un drammaturgo che debutta con una rivisitazione moderna del Giulio Cesare di Shakespeare, tragedia dell’ordine e del capovolgimento dei valori costituiti, e per questo sotto stretta verifica della censura di Stato. C’è un’attrice che dopo un lungo apprendistato, quasi un sognante racconto nel racconto, arriva a recitare in commedie erotiche che sembrano di puro intrattenimento ma che lei interpreta con singolare autenticità. I due si incontrano e le loro traiettorie solitarie si aprono a un percorso condiviso, quello della messa in scena ancora di un classico, l’Elettra di Euripide, da cui scaturiranno conseguenze inattese e drammatiche. In controcampo c’è l’antagonista, un uomo dei servizi segreti che non smette di cercare colui che tutti ritengono il capo della rivoluzione. Ambientato lungo un arco di tempo che dagli anni Ottanta arriva fino ai nostri giorni, il romanzo si immerge nella tensione crescente di un enigma ricco di sfaccettature, sempre attento al dettaglio e all’analisi psicologica dei personaggi. Emerge così il ritratto emotivo di una nazione, dei suoi lati oscuri e della sua capacità di rigenerarsi.