Descrizione
Una gita al fiume con tuo padre non è un evento così insolito. Ma le cose si complicano se tuo padre è Paolo Rossi, ha deciso di portarti in visita a una totale sconosciuta in una misteriosa casa verde e vuole raccontarti una storia di famiglia che per qualche motivo si intreccia con quella di un suo remoto viaggio a Cuba. A questo punto, tanto la gita al fiume quanto i racconti paterni cominciano a somigliare al copione di uno spettacolo: una trama picaresca, al limite del leggendario. Un mercantile carico di italiani e austriaci che si rifugiano in Portogallo fino alla fine della guerra. Un prete-attore siciliano che arriva al Nord e incontra una ragazza di nome Wanda forse in un cabaret di Grado (ma magari invece in piazza). Un militare di Monfalcone che presta servizio in Valmalenco dopo l’esondazione di un fiume e si innamora di una valtellinese che vanta nobili discendenze ispaniche ma cucina malissimo. Un bambino che sognava di abitare in un uovo? Come orientarsi in un simile albero genealogico? Semplice: con il filo rosso delle rivelazioni di una Santera cubana, che misteriosamente conosce i tuoi fantasmi e può insegnarti a farci i conti, magari gettando un cocomero nel fiume. Il libro d’esordio di Georgia Rossi è una saga famigliare tenera e sghemba ambientata su molti confini: quello geografico di Trieste e delle campagne del Nordest, quello psicologico di appartenenze frastagliate e divise, quello anagrafico dell’età in cui dobbiamo decidere chi siamo. Ovvero, in pratica, qualunque età. Perché tanto Georgia quanto Paolo, con le loro ben diverse esperienze, affrontano in queste pagine il rischio di nuotare controcorrente tra le menzogne per arpionare una propria fragile, provvisoria, indispensabile verità.