Descrizione
Con questo libro David Whyte affronta aspetti dell’essere vivi che molti di noi cercano sistematicamente, e invano, di evitare o inseguono con struggimento – perdita, dolore, rimpianto, paura; onestà, amicizia, gioia, silenzio – rileggendoli con coraggio, abbracciandone la complessità, senza mai rifuggire dal paradosso nella sua incessante ricerca di un senso da dare alle nostre esperienze. Ogni brano è una riflessione sul significato e sul contesto di una parola e di un sentimento, un invito a cambiare e ad ampliare le nostre prospettive sulla vita: l’altruismo della rabbia, la benedizione della confessione, l’esperienza di sentirsi sopraffatti e il desiderio di scappare da tutto. Attraverso queste meditazioni, la procrastinazione può essere una maturazione necessaria, nascondersi un atto di libertà e la timidezza qualcosa che accompagna la prima fase della rivelazione.
Questo piccolo libro ci invita, suoi lettori spesso spiazzati, a una nuova considerazione poetica e profonda delle parole e dei sentimenti che designano, per scegliere con maggiore consapevolezza le nostre strade, senza mai vergognarsi di mostrare «il nostro – inesausto – bisogno di consolazione».