Descrizione
Quando Deena Garvey scompare nel 2004 lascia una figlia e una sorella. La figlia di Deena, Ruby, cresce in campagna, dove impara a cacciare, a seminare il giardino, a evitare di far arrabbiare suo padre. A non chiedere mai dov’è la madre assente. La sorella di Deena, Nessa, rimane in città, immobilizzata dalla disperazione. Sa chi è l’uomo responsabile della scomparsa di sua sorella, ma non può provarlo. Non ancora. Nel corso di quattordici anni, a cinquecento chilometri di distanza, queste due donne lentamente cominciano a scoprire i segreti e le bugie al centro della loro famiglia, e la storia di manipolazione e controllo che le ha forgiate entrambe ma in maniera così diversa. Riusciranno a ritrovarsi in tempo? Riusciranno a dare risposta alla domanda che ha improntato la loro vita: che cosa è davvero successo a Deena Garvery? Sotto l’apparenza magnetica di un thriller, “Dimmi chi sono” si rivela un romanzo intimo e profondo sulla violenza di genere, sull’abuso domestico e sui meccanismi di controllo più subdoli, descritti dall’autrice in maniera completa e realistica, in tutta la loro potenza. La distruzione – di una vittima e delle due donne a lei più prossime – è il filo che lega le tre voci femminili che compongono questo romanzo: un annullamento che inizialmente avviene in maniera progressiva, sottaciuta, strisciante, e poi via via sempre più dirompente, fino a causare la scomparsa di Deena. Nessa, sorella di Deena, il colpevole lo conosce fin dall’inizio, e con lei il lettore: perché qui, a differenza dei thriller più classici, la sfida non sarà scoprire la verità, ma farla conoscere agli altri, farsi ascoltare. Un romanzo dal ritmo dirompente che suona come una voce necessaria, in grado di raccontare l’indicibile e di abbattere il muro del silenzio.