Descrizione
La Storia è stata dura con la piccola città di Avdiivka, nel Donbass, dura come la neve di marzo, ruvida e gelata. È qui che l’Ucraina si spezza in due, tra i separatisti filorussi e i nazionalisti, in un conflitto onnipresente come l’aria nera di carbone. Ed è qui che il commissario Henrik Kavadze, in venticinque anni di onorato servizio in polizia, ha visto succedere molte cose, tanto che ormai si stupisce di poco o nulla. La sua vita di poliziotto scorre nell’immobilità, con la colonna sonora delle esplosioni in lontananza, il pensiero dell’orto in cui non ha ancora piantato niente, e della figlia che il destino gli ha portato via. Eppure, quando un mattino il disgelo rivela, nei pressi della vecchia stazione, un corpo inchiodato a terra da un coltello, qualcosa in Henrik si risveglia. Perché non è un cadavere come tutti gli altri: questa volta, si tratta di un ragazzino. E il crimine più imperdonabile, Henrik lo ha sempre saputo, è ammazzare quell’innocenza che solo i bambini posseggono ancora. Navigando nel mare della corruzione di superiori e sottoposti, tra doppiogiochisti, prostitute gentili, vecchiette cui la guerra ha tolto tutto ma non la voglia di pettegolezzi, Henrik condurrà l’indagine più importante della sua vita.