Descrizione
L’entusiasmante evoluzione e rivoluzione dei Macchiaioli, che hanno dato vita a una delle più originali avanguardie nell’Europa della seconda metà del XIX secolo
Attraverso una selezione di oltre 120 dipinti, I Macchiaioli ripercorre l’eccitante avventura di un gruppo di giovani pittori progressisti, toscani e non, che – desiderosi di prendere le distanze dall’istituzione accademica nella quale si sono formati, sotto l’influenza di importanti maestri del Romanticismo come Giuseppe Bezzuoli e Francesco Hayez – giungono in breve tempo a scrivere una delle più poetiche e audaci pagine della storia dell’arte non solo italiana.
Questa rivoluzione, apparentemente originalissima, aveva invece origini profonde nell’arte figurativa della Penisola. Lo stesso termine ?macchia? era stato utilizzato da Giorgio Vasari a proposito delle opere mature di Tiziano, che erano ?condotte di colpi, tirate via di grosso, e con macchie di maniera, che da presso non si possono vedere, e di lontano appariscono perfette?.
Partendo dall’elaborazione dei principi del realismo europeo formulati da Gustave Courbet e da Pierre-Joseph Proudhon e perfezionando lo strumento espressivo della ?macchia? desunto dall’esempio dei cinquecentisti veneziani, i Macchiaioli si avventurano sulla via della luce, dipingendo la realtà loro contemporanea, nella semplicità degli scenari naturali di cui avevano diretta esperienza (Venezia, La Spezia, Castiglioncello, Piagentina, per citare solo alcuni luoghi simboli del movimento) nella pregnanza dei valori etici e morali di un’epoca gloriosa, quella Risorgimentale, che permea l’alta tenuta formale dei loro capolavori.
Pubblicato a corredo dell’esposizione pisana, I Macchiaioli racconta una delle più originali avanguardie nell’Europa della seconda metà del XIX secolo attraverso le opere chiave dei protagonisti del movimento, da Silvestro Lega a Giovanni Fattori, da Telemaco Signorini a Vincenzo Cabianca.