Descrizione
Isola di Saint Thomas, 1807. Rachel Pomié ha tutto per essere felice: un padre che ogni sera, rientrato dalle sue navi che esportano zucchero, rum e melassa, le legge le fiabe di Perrault; un’amica del cuore, Jestine, che la segue ovunque. Vive, poi, sull’isola definita da Cristoforo Colombo un «paradiso in terra» per le sue spiagge candide e le acque turchesi. Quando, tuttavia, cala la notte e sotto le coperte chiude gli occhi, Rachel sogna di sgusciare via da quell’esistenza e di fuggire a Parigi. Di Parigi, Rachel sa tutto. Dalle mappe dei cartografi sa come si snodano i viali delle Tuileries e le banchine della Senna. Dai racconti di suo padre sa che da quella grande città vengono i suoi antenati, dopo aver peregrinato in Spagna e Portogallo alla ricerca di una terra dove professare la fede di Abramo senza essere umiliati, offesi, quando non uccisi. Il suo sogno, però, di aggirarsi per le strade della capitale francese svanisce miseramente il giorno in cui va in sposa all’anziano commerciante Isaac Petit. La vita coniugale con Monsieur Petit, un vedovo di trent’anni piú vecchio, si rivela infatti piena di sacrifici, lutti e delusioni. O almeno fino alla mattina in cui compare al suo cospetto il nipote di Petit, Frédéric Pizzarro, un bel giovane coi capelli scuri, il portamento elegante e un francese parigino cosí nitido da sembrare un altro idioma rispetto alla lingua creola dell’isola. Rachel è immediatamente consapevole della fatalità di quell’incontro. Frédéric Pizzarro sarà, infatti, l’uomo della sua vita, e dal loro amore nascerà Camille, un ragazzino curioso e vivace che tornerà a Parigi, si diplomerà all’École des Beaux-Arts, stringerà amicizia con Paul Cézanne e diventerà Camille Pissarro, uno dei piú grandi pittori dell’Ottocento.