MI AMO TI AMO

18.50

Autore: ESCLAPEZ MARÍA
Editore: MONDADORI ARNOLDO VARIA
Collana: SENTIERI
ISBN: 9788804782377
Pubblicazione: 06/02/2024

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COD: 9788804782377 Categoria:

Descrizione

Una relazione tossica è una relazione che genera sofferenza. Qualcosa di cattivo o dannoso, che svilisce la nostra autostima e spegne la fiducia in noi stessi. Che ci impedisce di fiorire, come persone, in un rapporto di coppia sano e funzionale. Eppure, molto spesso i miti dell’amore romantico, o il nostro vissuto, ovvero le esperienze del passato, i rapporti a volte traumatici con i genitori, gli amici, i partner, ci impediscono di riconoscere la tossicità del legame che stiamo vivendo, di coglierne le ragioni profonde o i segnali premonitori, di trovare il coraggio di porvi fine. Viviamo prigionieri della nostra dipendenza emotiva e acconsentiamo a mettere da parte bisogni e aspirazioni per soddisfare quelli dell’altro. Giustifichiamo la gelosia e accettiamo il controllo ossessivo. Fingiamo di ignorare i silenzi colpevolizzanti, il vittimismo che sempre maschera la violenza. Chiamiamo amore la manipolazione e il desiderio di possesso. Cediamo ai ricatti. Per paura dell’abbandono e della solitudine siamo disposti ad annientarci. Ci illudiamo che un giorno possa cambiare. E invece… E invece María Esclapez, psicologa clinica, sessuologa e terapeuta di coppia, in “Mi amo, ti amo” ci ricorda che è possibile riconoscere le relazioni tossiche e difendersi dai partner pericolosi fin dal primo campanello d’allarme. Che è importante sottrarsi alla trappola della dipendenza affettiva e trovare la stabilità emotiva in un rapporto maturo e appagante. Farlo, però, richiede impegno e fatica, un lavoro continuo su ciò che vogliamo essere, in primo luogo per noi, e poi per la persona che amiamo. Una relazione sana, infatti, è un lento processo di apprendimento, un cantiere sempre aperto dove impariamo ad amare noi stessi, a tener conto dei nostri bisogni, ad apprezzarci per quello che siamo. Una relazione sana, ci dice Esclapez, si basa sulla disponibilità ad accogliere il cambiamento, sul dialogo e sul reciproco rispetto. Sui limiti posti a tutela del nostro benessere fisico e mentale. Sul principio incontrovertibile che là dove c’è sofferenza non c’è amore.