Descrizione
Ettore è uno dei ragazzi dell’istituto medico psicopedagogico, “Il Giardino”: una struttura come tante nell’Italia della fine degli anni ’60, a metà tra il manicomio e la scuola speciale. Gli ospiti dell’Istituto sono i bambini e i ragazzi che in quel periodo vengono definiti “subnormali” e “irrecuperabili”, tutti accomunati dalla grande povertà. Il Giardino è soprattutto un luogo di violenza, con celle di punizione, letti di contenimento, botte. Al suo interno ognuno cerca di sopravvivere come può. Ettore lo fa attraverso uno sguardo creativo che lo porta a disegnare nella propria mente una realtà diversa. Così, mentre il mondo segue in televisione i primi passi dell’uomo sulla Luna, il ragazzo assiste all’arrivo di un nuovo sorvegliante in apparenza simile a tutti gli altri, ma che nei fatti non ha nulla in comune con nessuna delle persone che Ettore ha conosciuto fin lì. “Il nome che diamo ai colori” è la storia vera di un incontro destinato a cambiare molte vite. Un sorvegliante che diventa maestro per dare ai giovani reclusi l’opportunità che non hanno mai chiesto, né pensato di avere.(Nascondi sinossi)