Descrizione
Desiderare figli è normale. Farli, a volte, è difficile. Ma è dopo che comincia il delirio: la tua vita, all’improvviso, non è più tua. A parte il corpo che si affloscia come la carta di una caramella – come se il pezzo migliore se ne fosse andato e restasse solo l’involucro -, ti sembra di avere addosso gli sguardi di tutti, e non sono sguardi benevoli. Non allatti? Tuo figlio diventerà un criminale. Allatti? Non sei produttiva. Sei serena? Incosciente. Sei depressa? Fattela passare. Ma soprattutto, come la mettiamo se sei tra quelle – e non sono poche – che per l’esserino urlante che ha preso in ostaggio la loro vita non riescono a provare un immediato trasporto? Pare brutto. E allora taci, ti fingi mamma adorante e felice. E sbagli, stavolta sì, sul serio. Perché quella tristezza, quella sensazione di sconfitta e solitudine, se non espressa, se non affrontata, può diventare una forma di depressione. Valentina Persia, che ha vissuto quella tristezza, testimonia come attraverso questa prova sia diventata una madre più soddisfatta e consapevole, oltre che amorevole, per i suoi due gemelli. Racconta a cuore aperto la gioia della gravidanza, le difficoltà dei giorni dopo il parto, la fatica e il buio, le incertezze nel ritorno al lavoro e poi la decisione di farsi aiutare, la risalita verso la vita e l’affetto. Queste pagine sono dedicate a tutte le donne che, quando ha parlato pubblicamente del suo periodo cupo, le hanno scritto: è così anche per me, ma non osavo dirlo. Ma dirlo bisogna, per uscirne insieme. Con un sorriso.