Descrizione
Stefano Zuffi prosegue in questo volume il racconto dell’arte italiana dai primi anni del Seicento fino all’inizio dell’Ottocento e al periodo che precede l’Unità d’Italia, attraverso secoli segnati da grandi artisti, ma anche da rilevanti trasformazioni storiche – sono i secoli delle dominazioni straniere – che interessano la nostra Penisola. Le molte capitali dell’arte (Roma, Firenze, Venezia, Milano, Napoli e la Sicilia) offrono una declinazione locale ai grandi movimenti internazionali (Barocco, Rococò, Neoclassico), un gusto che poi si ritrova nei piccoli centri, ognuno con caratteristiche proprie. In questo quadro non mancano grandi personalità come Guido Reni, Gian Lorenzo Bernini, Luca Giordano, Bellotto e Canaletto, tutti oggetto di collezione da parte dei primi viaggiatori del Grand Tour, oppure il Tiepolo, venerato in tutta Europa. La grande stagione dell’arte italiana declina con l’arrivo di Napoleone che mette in crisi il sistema dei piccoli Stati, ma è proprio la coscienza dell’unicità del nostro patrimonio culturale, espressa concretamente dalla magistrale attività di Canova, che diviene una delle più forti spinte al realizzarsi del Risorgimento e dell’Unità nazionale. L’autore racconta queste vicende in presa diretta collegando le vite degli artisti alla loro epoca con dettagli e aneddoti che rendono vivace ogni capitolo della più avvincente e variegata tra le storie dell’arte occidentali.