Descrizione
Sono passati quarant’anni dalla morte e dai funerali di Enrico Berlinguer. In quei giorni l’Italia restò sospesa, nell’incredulità di un dolore che accomunava non solo chi condivideva le sue idee, ma anche chi le avversava. Questo libro racconta le ragioni di quel sentimento collettivo di perdita, ma soprattutto cerca di restituire l’ampiezza esemplare e ancora oggi vividissima dell’eredità politica del segretario del Partito comunista italiano. Per dare testimonianza della sfida irripetibile che Berlinguer incarnava – promuovere una funzione «alta» della politica e un nuovo cambiamento nel suo Partito – Walter Veltroni ha scelto di ricostruire, attraverso un minuzioso lavoro di ricerca su interviste, articoli, interventi pubblici, gli elementi di rottura introdotti da Berlinguer nella tradizione politica e culturale del Pci, fino a trasformarlo, alla metà degli anni Settanta, nel partito al quale guardava l’Italia più progressista: dal femminismo alla questione morale, dalla pace e il governo mondiale al futuro delle nuove generazioni.