Descrizione
Alle Svalbard, nelle viscere di un monte alla periferia settentrionale del mondo, un caveau raccoglie i semi provenienti da ogni angolo della Terra. È quassù, in questa natura gelida, che Tommy, addestrato alla caccia e amante dei libri, vive con la nonna Louise, custode della banca delle sementi. Dopo l’ennesimo cataclisma, è uno dei sei sopravvissuti dell’arcipelago, confinati in un paesaggio desolato che ospita in quel caveau l’unico vero tesoro in grado di garantire la rinascita del pianeta: un patrimonio per tutti gli esseri viventi da tutelare con ogni mezzo. Intanto, in Cina, a Tao viene proposto di partecipare a una spedizione diretta proprio alle Svalbard, con l’incarico di recuperare quella preziosissima risorsa. Passato, presente e futuro si intrecciano in una narrazione che pone domande a cui la nostra epoca fatica a dare una risposta: com’è arrivato l’uomo a sovvertire a tal punto gli equilibri naturali? ne aveva il diritto? Dopo le api, l’acqua e l’estinzione della specie, nell’atteso capitolo finale del lungo racconto ispirato al cambiamento climatico, Maja Lunde torna a ritrarre la bellezza e la fragilità del nostro pianeta e ci indica una via, mostrandoci come sia ancora possibile salvarlo. Grazie a un albero e ai suoi semi.