Descrizione
«Cosa ci annuncia questo insolito libro?» si chiedeva Italo Calvino nell’atto di pubblicarlo. Era il 1983, e il romanzo d’esordio di Daniele Del Giudice si presentava davvero come un annuncio. Come ogni vero inizio, piú che inseguire tracce, creò nuovi territori. Misterioso e inesauribile, Lo stadio di Wimbledon è il viaggio di un uomo davanti alla scelta di prendere la parola. Seguendo i passi di uno scrittore nevralgico che non scrisse mai nemmeno un libro, e temendo il contagio del suo silenzio, quell’uomo si interroga su come stare al mondo. Forse vorrebbe solo vedere, e sentire, senza fermare nulla in forma di parole, perché «qualunque frase è contro il panorama». Ma per lui non c’è altra conclusione: «Scrivere non è importante, però non si può fare altro».